Diadema
Quel diadema che oscilla
carico di brillanti notturni
dall'incavo del tuo seno al mio voluble mento
segna il ritmo di entrambi.
Estraneo al pudure dell'essenziale,
è appeso al tuo collo sbilanciato
e scandisce civettuolo il tempo, sì,
tempo che nutre l'istinto o forse amore, forse amore.
Un grande diadema in mezzo
che sfiora il mio viso contortoe felice e felice
e contorto e dispensa sacro incenso.
Poi riposa splendente nel tenue solco
tra rosa bottoni sfiniti.
Fisso quella gemma,
accovaciata sentinella nel tuo petto ansante,
fisso il diadema che ho baciato mentre urlavo con te.
Adesso capisco che vorrei essere diadema appeso,
circondo tutto e tutto vedo e mi porterai
con te, cullato nell'incavo, felice.
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